Domenica 8 maggio in collaborazione con gli amici della Sez.CAI di Castrovillari : ESCURSIONE SULL'ANTICA VIA DEI "MERCATANTI" - VALLE REALE - BADIA CISTERCENZE DI FONTE LAURATO
Dopo l’escursione sotto la pioggia di domenica scorsa con gli amici della Sez. Cai di Cosenza, bagnata ma fascinosa, domenica prossima ne faremo una bellissima in collaborazione questa volta con la sez. CAI di Castrovillari. Durante l’escursione percorreremo l’antico sentiero dei mercatanti sulla catena costiera e questa volta splenderà il sole!
Data la necessità di coordinare i due gruppi raccomando la massima puntualità, guidano l’uscita il socio Luigi Gaudio e l’amico Paolo Pepe
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Ritrovo e partenza: ore 8.00 a Mendicino – Via Tivolille (Incrocio 4 Vie).
Partenza escursione: ore 9.30 Località San Antonio di Fiumefreddo Bruzio (quota 862 m. s.m.)
Arrivo: frazione Mortilletto di Fiumefreddo Bruzio
Lunghezza percorso: 13 km
Tempo di percorrenza: 7 ore circa.
Dislivello complessivo in salita 300 metri
Dislivello complessivo in discesa 930 metri
Viaggio: con auto propria, ottimizzandone il numero e dividendo i costi energetici.
Rifornimento idrico: da casa(sorgente solo vicino la Badia Cistercenze)
Abbigliamento: adeguato alla stagione.
Pranzo al sacco.
Considerata la difficoltà dell'escursione, che prevede un dislivello in discesa molto impegnativo con tratti esposti e fuori sentierio, necessita, da parte di chi intende partecipare, una attenta ed adeguata valutazione delle personali capacità fisiche.
Gli organizzatori, nel contempo, sono disponibili per ogni e qualsiasi chiarimento
Considerato, inoltre, che non essendo un percorso ad anello, è necessario essere puntuali al fine di consentire di portare la maggior parte delle auto al punto di arrivo ( Badia Cistercenze) che è a circa 12 km da quello di partenza (Località S. Antonio di Fiumefreddo Bruzio).
ANTICA VIA DEI “MERCATANTI” – VALLE REALE – BADIA CISTERCENZE DI FONTE LAURATO.
Il percorso inizia da località S. Antonio (quota 862 m. s.m.) di Fiumefredo Bruzio e imbocca subito l’antica mulattiera, la cosiddetta “via dei mercatanti” che collegava Fiumefreddo con i paesi dell’entroterra , Mendicino, Cerisano e Cosenza (unico collegamento esistente fino al 1962, l’anno in cui venne costruita l ‘attuale strada provinciale n.113).
La via dei mercatanti ,era usata principalmente da mercanti di pesce ,che trasportavano il pesce nelle ceste con i muli, da antichi artigiani che facevano l’impagliatura delle sedie con la paglia di fiume ( erba lacustre che cresce nel di fiume) e costruivano ceste e cestini , i cosiddetti “ crivielli” usando le foglie e gli steli dei “putami” (nome dialettale), un arbusto molto diffuso in quelle zone , che dà ancora il nome ad alcune località. Questa via era usata anche dai famosi scalpellini di Mendicino, che hanno costruito chiese e case a Fiumefreddo , da boscaioli, pastori, carbonari e calciaioli (operai che producevano calce nelle antiche calcare di Monte Cocuzzo e di Pietra Feruggia, cuocendo la pietra calcarea della montagna).
La mulattiera scende subito nel “ vallone della posta” e risale verso “u sautu a zita” ( il salto della sposa) e passando su un antico ponticello in pietra addossato ad una parete di roccia arriva al pianoro di “Femmina Morta”. Da qui si lascia la via dei mercatanti per scendere lungo la valle Reale fino alla badia cistercense di “Fonte Laurato “ sotto la frazione Mortilletto di Fiumefreddo. Si scende prima a ruota libera e si raggiunge la località “strazzieri” dove ci sono alcuni prati ed un cocuzzolo dal quale si gode un magnifico scorcio panoramico su tutta la Valle Reale ,sul complesso roccioso della timpa dell’Arpa e dello Sperone, timpa delle Api, monte Cariglio, monte Guono , pietra Feruggia , pietra Longa , monte Barbaro, timpa della Badia, contrada Mortilletto, e sullo sfondo il centro storico di Fiumefreddo ed il mare. Si scende ancora fino ad imboccare un sentiero che scende a mezza costa lungo la falda sinistra della valle Reale ed offre viste suggestive sul fiume Reale. Dopo circa un’ora ,si attraversa il fiume e s’imbocca il sentiero dei mirtilli , che risale leggermente la sponda destra del fiume ed arriva alla frazione Mortilletto, situata alle falde della timpa della Badia, e da qui si scende al Monastero.
La Badia di” Fonte Laurato” fu fondata nel 1195 dall’Abate Gioacchino Da Fiore.
Questo Monastero è situato in un luogo molto suggestivo, sotto una rupe detta “timpa della Badia “ dalla quale sgorgano diverse sorgenti e nei pressi di una di queste , L’Abate Gioiacchino ebbe l’apparizione della Vergine , e fu proprio lì che volle fondare il monastero , detto appunto di “Fonte Laurato” . Un’altra sorgente fu usata per il mulino annesso alla badia. In una delle diverse grotte presenti nella rupe, visse per più di due anni un Eremita francese.
I monaci di questa Badia, i cistercensi , coltivavano quasi 200 ettari di terreni annessi al monastero, i cui confini arrivavano alle falde di monte Cocuzzo. Nei pressi della badia ci sono ancora i resti del frantoio e dell’antico mulino. Il monastero sorge nella contrada Patia ai piedi del monte Barbaro, contrafforte di roccia calcarea sul versante nord ovest di Monte Cocuzzo, a 200 metri di altezza, in posizione di sicura protezione dalle scorrerie saracene.
Gioacchino Da Fiore riuscì a completare la badia grazie al benefattore Simone Da Mamistra, feudatario di casa sveva . Forse questo monastero rappresenta un raro esempio di architettura di stile normanno- gotico- claunicense presente in Italia, poiché l’Abate lo aveva costruito al ritorno dal monastero di Cluny in Francia , ed aggiunse allo stile gotico- normanno elementi appartenenti all’ordine claunicense.
Questo monastero , scrive Franco Del Buono, “nella valle delle Cento Acque , in una mirabile cornice di verde, tra il gorgoglio delle fresche e purissime acque, leva al cielo i suoi secolari pregi artistici”. Veramente uno dei luoghi più belli della nostra Calabria, ricco di un fascino misterioso. In questa Badia si festeggia ogni anno il 15 agosto Santa Maria di Fonte Laurato.
Domenica 1 maggio: Traversata del Monte Nero da Cagno a Nocelle (Sila) in collaborazione con La sez. CAI di Cosenza
Bellissima escursione nel cuore dei Monti della Sila. Domenica 1 Maggio 2016 effettueremo la traversata del Monte Nero, da Cagno a Nocelle. In un ottica di sinergia tra i club escursionistici Cosentini, l'AdM insieme con la sezione CAI di Cosenza hanno inteso organizzare la traversata della seconda vetta dei Monti della Sila. Durante il percorso oltre alle lande verdi, spesso intervallate dalla bellissime boscaglie di faggi e conifere, la vista spazia sui fiabeschi laghi dell'Ampollino e dell'Arvo e sulla Perla della Sila, Lorica. L'escursione non prevede il consueto percorso ad anello, in cui l'origine coincide con il termine. Per la precedente ragione Adm Calabria e CAI CS hanno inteso impegnare un pullman della capienza di 51 posti a sedere. Cura e guida l'escursione per l'AdM il socio Orlando Corigliano al quale riferirsi per ogni genere di informazioni tecniche e logistiche.
Il percorso richiede grande preparazione fisica e grande voglia di camminare, dal momento che la traversata supera i 16 km di distanza per circa 600 m di dislivello. Le ragioni summenzionate implicano grande spirito di collaborazione, onde poter curare al meglio l'organizzazione. Si richiede dunque di prenotarsi per tempo, entro e non oltre venerdì alle ore 16.00, pena l'esclusione del trasporto tramite pullman. Eccesso il limite nella prenotazione, il socio AdM che vorrà comunque partecipare all'evento, dovrà farsi carico, opportunamente di recarsi con il mezzo proprio alla località dell'escursione, e, date le circostanze, sarà necessario organizzarsi con un NUMERO PARI di automezzi da lasciare alle località di inizio e termine escursione. Si consigliano scarpe da trekking impermeabili, vestizione a strati, non meno di 2 litri di acqua e la necessaria colazione.
I NON SOCI devo far pervenire, insieme con la prenotazione, anche NOME, COGNOME, LUOGO e DATA DI NASCITA per la sottoscrizione della copertura assicurativa del costo di 5 EURO e della validità annuale (2016). Seguiranno ulteriori aggiornamenti circa i costi dell'uscita per il trasporto con autobus e circa eventuali variazioni. LUOGO INCONTRO: SEDE CAI COSENZA (COSENZA CASALI) ORARIO E DATA INCONTRO: 6.45, DOMENICA 1 MAGGIO 2016
Domenica 10 Aprile 2016 - Monte Frattina - Parco del Pollino
Domenica 10 Aprile 2016, tutti pronti per Monte Frattina, vetta a quota 1500mt circa, collocata nel cuore dell'Orsomarso, in una zona che consente di godere di una vista panoramica quasi sull'intero parco. Il meteo non si presenta particolarmente favorevole, ma tutti ci aspettiamo, come da previsioni, che nel corso della giornata le nuvole facciano spazio ad un bel sole primaverile. Il nostro percorso inizia dalla frazione di Buonvicino di Diamante, all'altezza del Santuario della Madonna della Neve che dall'alto dei suoi 720 metri si affaccia sulla bella valle del Corvino.
Non abbiamo ancora neanche indossato gli scarponi, che Sasso dei Greci e l'intera valle del Corvino si presentano ai nostri occhi con la loro folgorante e selvaggia bellezza dal punto d'osservazione della balconata del Santuario della Madonna della Neve.
Capitanati dal socio Luigi Gaudio, il gruppo inizia la risalita verso Monte Frattina. Sopra le nostre teste nuvole minacciose, non sembrano ancora disposte a lasciare spazio al sole primaverile, ma non ci spaventano. Percorso meno di 1Km abbandoniamo il sentiero principale e affrontiamo di petto la dura salita che ci porterà a superare quota 1000Mt in uno spazio relativamente breve. Le pendenze sono piuttosto impegnative, ma la salita non presenta particolari difficoltà tecniche. Il gruppo è omogeneo, tutti buoni camminatori e preparati ad affrontare percorsi di questo genere.
Nonostanze la pendenza sia realmente importante, il gruppo procede senza particolari problemi. Ci attendono ancora 500Mt circa di dislivello, la le pendenze questa volta sono più dolci e progressive. Già a quota 1000Mt, nonostante la nebbia inizi a fare capolino sul nostro percorso, godiamo di panorami incredibili. Sotto di noi si vede come un puntino lontano l'isola di Cirella, terra e cielo sembrano toccarsi, a separare la striscia verde e quella delle nuvole che si addensano sopra le nostre teste c'è solo il blu del mare, in mezzo l'isola appare come sospesa, trattenuta da fili invisibili.
C'è giusto il tempo di scattare qualche foto ed il nostro gruppo ricomincia il proprio percorso verso Monte Frattina. La nebbia inizia a dominare il paesaggio e ci avventuriamo lungo un terreno reso decisamente scivoloso dalla pioggia caduta nei giorni passati. All'altezza della Pietra del Cisso la nostra visuale è ridotta a pochi metri. Il paesaggio ed i panorami non sono più i protagonisti del percorso, al loro posto fa la comparsa il senso dell'avventura. Le grandi vedute lasciano spazio alle piccole scoperte. Sono le fioriture, le forme degli alberi, la nebbia che avvolge ogni cosa a diventare adesso i nostri compagni di viaggio pronti ad alimentare il nostro senso di meraviglia e di stupore per ogni nuova scoperta.
Il gruppo procede compatto verso la vetta. Raggiunta la sommità di Monte Frattina c'è solo il tempo per qualche foto. Neve e vento fanno la loro comparsa. Nonostante le temperature siano in rapida picchiata, l'arrivo della Neve è salutato con piacere dal gruppo che si lascia avvolgere dai candidi fiocchi.
Per fortuna tutti sono attrezzati, k-way, poncho, coprizaino, guscio da trekking fanno rapidamente la loro comparsa. Il gruppo diventa sempre più variopinto e colorato e per certi versi anche caratteristico. Impegniamo rapidamente la discesa che ci condurrà nuovamente al Santuario della Madonna della Neve. La nebbia non cessa di accompagnarci, pioggia e neve si alternano per un breve tratto, fin quando il tempo sembra darci un minimo di tregua, per circa 1Km o poco più riusciamo a camminare in un'ambiente umido ma senza la compagnia della pioggia. Decidiamo dunque di fare una pausa pranzo. Il cammino è stato impegnativo e abbiamo bisogno di un po' di energia.
Nella più classica delle tradizioni, c'è appena il tempo di tirare fuori un panino che la pioggia inizia di nuovo a cadere, con buona intensità. Mangiamo rapidamente dunque prima che la pioggia diventi troppo battente e riprendiamo il ripido sentiero che ci riporterà al punto di partenza.
Il terreno fangoso non è esattamente adatto a scendere velocemente, ma il gruppo procede compatto spedito verso la sua destinazione, nonostante il terreno viscido ci costringa ad un equilibrio precario.
Una volta tornati al Santuario della Madonna della Neve ed indossato panni asciutti, c'è ancora tempo per qualche foto, prima di abbandonare il luogo della nosra avventura e tornare a casa.
Nonostante il meteo non sia stato clemente, l'emozione è stata comunque tanta, per una montagna che questa volta ci ha offerto panorami meno sensazionali, ma ha comunque soddisfatto il nostro spirito di avventura ed esaltato la capacità di condivisione, anche delle difficoltà, di tutti i partecipanti.
Fabio Farnesi
23-24-25 Aprile: Monte Sparviere-Festa della Pita-Monte Sellaro
Per il prossimo fine settimana, l'Adm ha in programma due splendide escursioni, Monte Sparviere e Monte Sellaro, e la partecipazione alla festa della Pita adAlessandria del Carretto. Cura l'iniziativa il socio Marcello Nardi che ha preparato il programma di seguito indicato
Vi aspettiamo numerosi, un caro saluto
Sabato 23 aprile
0re 15:00 partenza da Cosenza Sud di fronte la clinica La Madonnina.
Ore 15:15 partenza da Torano.
Dopo circa un’ora e trenta si arriva a Oriolo per visitare il bellissimo centro storico.
Terminato il trekking urbano si parte per Alessandria del Carretto dove si giungerà dopo un’altra ora di attraversamento con la macchina.
Nei pressi dell’ostello posto alla periferia del paese piazzeremo le tende in un’area attrezzata.
Cena a sacco.
Si potrà usufruire dei bagni e delle docce poste all’interno dell’ostello. Oltre al sacco a pelo si raccomanda di portare una coperta aggiuntiva. Le temperature di notte calano sensibilmente considerato che ci troveremo ad una quota di circa mille metri s.l.m.
Cena a sacco.
Domenica 24 aprile
Colazione presso l’ostello.
Ore 07:00 partenza per raggiungere la cima del monte Sparviere.
Pranzo a sacco.
Nel primo pomeriggio ci imbatteremo nella festa della Pita e si torna tutti insieme in paese presumibilmente per le ore dieci. E’ obbligatorio portare con se’ un bicchiere o una tazza da vino.
Pernotto in tenda.
Lunedì 25 aprile
Colazione presso l’ostello.
Ore 09:30 partenza per raggiungere, dopo circa un’ora e trenta, il Santuario di Santa Maria delle Armi.
Seguirà escursione sul monte Sellaro terminata la quale si proseguirà per vistare il centro storico di Cerchiara.
Il pranzo è a sacco.
Il rientro avverrà percorrendo la ss 106 non senza passare per la famosa pasticceria Martucci dove consumeremo deliziosi babà.
Si evidenzia che presso l’ostello per la prima colazione si possono consumare esclusivamente il cornetto, il cappuccino e il caffè. I prezzi praticati sono quelli di mercato. Pertanto chi ha l’esigenza di iniziare la giornata con un’alimentazione di diversa tipologia deve provvedere da sé.
I panini a sacco da consumare per le giornate di domenica e lunedì si possono acquistare direttamente presso l’ostello al costo di 2-3 euro ognuno. Si può optare per panini al formaggio o salame. Chi ha esigenze particolari deve provvedere da sé.
Chi non vorrà dormire in tenda potrà raggiungerci direttamente domenica 24 aprile ad Alessandria del Carretto per le ore 07:00 e andare via al termine dell’escursione.
L’escursione, in ogni caso, è di tipo modulare. Pertanto si può optare per segmento di maggiore gradimento nel rispetto degli orari prefissati.
Domenica 10 Aprile: escursione su Monte Frattina 1535 m s.l.m. (parco del Pollino)
Domenica prossima, in sostituzione dello stage di arrampicata (rimandato a data da destinarsi) previsto in calendario, recuperiamo l’escursione su Monte Frattina proposta dal socio Luigi Gaudio
Il punto di partenza dell'escursione è il Santuario Madonna della Neve a Buonvicino (CS) mt. 720 e il punto di arrivo è il Monte Frattina mt. 1535. Faremo un breve passaggio per la Pietra del Cisso.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche tranne un’impegnativa salita iniziale, è richiesto comunque un buon allenamento.
La durata complessiva è di 6 ore escluse le soste.
L’itinerario ci regala panorami incantevoli: la superba costa tirrenica fino al golfo di Policastro, la Valle del Corvino, le meravigliose pareti del monte La Caccia e del Petricelle, la Montea con tutta la sua bellezza alpestre.
Inoltre dall'enorme parete rocciosa di Pietra del Cisso, ammantata da una miriade di pini loricati, si possono ammirare dei crinali rocciosi mozzafiato e fortemente esposti che degradano vertiginosamente verso la sottostante valle del Corvino.
La Valle del Corvino riveste di una notevole importanza archeologica per la presenza di due antichi villaggi, quelli di Tripidone e Salvato, le cui popolazioni assieme a quelle di Trigiano, diedero origine all'abitato di Buonvicino. Sono visibili i ruderi di questi villaggi; tra le macerie si sono rinvenuti mattoni, cocci e utensili di ferro e di osso.
La valle è attraversata dal placido torrente Corvino che all’altezza del Sasso dei Greci s’incassa tra pareti verticali in una gola lunga un centinaio di metri dove è presente una minuscola grotta, che fu il romitorio di Ciriaco, patrono del paese di Buonvicino.
Partenza dallo svincolo A3 di Cosenza Nord – (parcheggio centro commerciale Marconi) ore 7,30.