Week end 20-21 Maggio 2023

Piano di Marco e le sue peonie

(Parco Nazionale del Pollino)

Sabato 20 maggio 2023

 

BOSCO ARCHIFORO

(PARCO REGIONALE DELLE SERRE)

21 MAGGIO 2023

Carissimi,

 

Questo week end si riprende con un doppio appuntamento immersi nella natura e nel fascino dei luoghi dove ci troveremo.

Sabato recuperiamo l’escursione del 14 maggio, e andremo a vedere la fioritura delle Peonie in compagnia del nostro socio onorario Vincenzo Maratea.

Domenica i nostri cari soci Lorena & Giuseppe ci porteranno alla scoperta del suggestivo quanto selvaggio parco delle Serre, con un itinerario che dal vivaio “Rosarella” ci farà giungere fino alla cima più alta delle Serre (Monte Pecoraro) attraversando il meraviglioso bosco dell’Archiforo.

Si segnala che è stato aperto un canale Telegram dell’associazione, a cui ci si può iscrivere utilizzando il seguente link: Telegram: Join Group Chat

L’escursione s’intende riservata ai soli soci.

Vi aspettiamo.

Il Direttivo

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Note tecniche

Numero di partecipanti: numero massimo di escursionisti 20 (compresi gli organizzatori)

Tipo di percorso: sterrata, sentiero in bosco

Difficoltà: E

Tempo di percorrenza: 7 ore A/R percorso ad anello

Lunghezza: 12 km

Dislivello in salita: 550 metri

Fontane: San Sosti, Piano di Marco, Mezzafiumina

Ritrovo: Piazza San Sosti ore 8,30


Vestizione: a strati. Pantaloni tecnici, maglietta interna in microfibra, maglietta esterna pile/micropile, guscio antivento e possibilmente impermeabile, cappellino, guanti, bastoncini da Trekking, occhiali, ghette, mantellina antipioggia.
Scarpe: Trekking invernali impermeabili.
Attrezzatura: lampada  , frontale, binocolo ecc.
Zaino: escursionistico obbligatorio.
Pranzo: a sacco
Alimentazione: es. alimenti pronti al consumo rapido, barrette energetiche, frutta disidratata, frutta secca e a guscio, 1 litro di acqua, tavoletta di cioccolata fondente, fette di pane già pronte con affettati, formaggi ecc., pezzetti di formaggio.

**Equipaggiarsi del ricambio di maglietta interna da sostituire se sudata.
Trasferimento sul posto: mediante autovetture private, possibilmente organizzate in gruppi di massimo 4 persone.


Prenotazioni

 Daniel Gullì       348 07 62498
Termine prenotazioni Giovedì, 18 maggio

 

Organizzatore:

Vincenzo Maratea

Descrizione

Da San Sosti raggiungiamo l’abitato di Policastrello, frazione di San Donato di Ninea, e da qui sempre in auto, su stradella con fondo in cemento, saliamo fino in località Principe. Qui lasciamo le auto e cominciamo l’escursione su una sterrata, dissestata per le auto ma senza alcun problema a piedi, fino al cancello di Piano di Marco (Fontana). Superato il cancello ci dirigiamo verso la località Iaconelle, giardino delle peonie. Dopo le dovute foto ritorniamo indietro sulla stessa sterrata fino al cancello, e senza oltrepassarlo, pieghiamo a sinistra verso la caserma forestale di Piano di Marco. Imbocchiamo una pista di servizio che scende a Mezzafiumina, dove incrociamo la strada asfaltata degli acquedotti che seguiremo per circa un km fino alle auto. Lungo questo tratto di strada troviamo un’altra fontana.

 

L’escursione AdM è sempre una festa e la persona è al centro dell’attenzione nella cornice meravigliosa delle montagne calabresi.

Al termine dell’escursione, come da ormai “prassi” consolidata, ci fermeremo ad un bar per la famosa “ufficializzazione AdM” per bere una birra, una cioccolata calda, o un the caldo, tutti insieme e sgranocchiare qualche snack (30 – 40  min max). Pertanto, auspichiamo grande partecipazione anche al dopo escursione, mentre invitiamo chi ha necessità di osservare i propri limiti temporali a organizzarsi in proprio con le autovetture, in maniera da non condizionare chi intende fermarsi a questo ulteriore momento di condivisione, di convivialità e di allegria.

Escursione aperta a tutti, soci AdM e non soci.

PS. Per chi non è socio, per partecipare è obbligatorio attivare la copertura assicurativa (costo 10 Euro, validità annuale, da erogare all'atto dell'escursione) fornendo preventivamente "nome, cognome, codice fiscale" ai referenti dell'escursione.

 

Di seguito link utili all’escursionista:

Programma : https://www.admcalabria.it/calendario2018/

Vademecum  https://www.admcalabria.it/images/vademecum.pdf

N.B. l’escursione potrà essere oggetto di annullamento o variazioni, sia per la durata che per la distanza da percorrere, per cause non imputabili ai direttori di escursione ma dovute ad eventuali avverse condizioni meteo.

 

 

 

Note tecniche

Numero di partecipanti: escursione riservata ai soli soci dell’Associazione, e fino ad un massimo di 20 partecipanti (inclusi gli organizzatori)

Tipo di percorso: percorso ad anello attraverso sentieri in bosco,fuori sentiero,carrarecce e sterrate

Lunghezza: 17 km

Dislivello in salita: 650 metri

Quota di partenza: 880 m. di altitudine

Quota minima: 880 m. di altitudine

Quota massima: 1.380 m. di altitudine

Tempo di percorrenza: 6-7 ore

Livello tecnico: E (Escursionistico)

Distanza da Cosenza: 1 h e 30 min. circa


Ritrovo: 

I punto di ritrovo (coordinato dal socio John Jansen): Ore 7,30 all’interno del parcheggio antistante la Clinica “La Madonnina, nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza

https://www.google.it/maps/place/Clinica+La+Madonnina+-+IGreco+Ospedali+Riuniti+srl/@39.3061539,16.2411797,17z/data=!3m1!4b1!4m6!3m5!1s0x133f9749058ae7ab:0x922b2d344134e65e!8m2!3d39.3061498!4d16.2437546!16s%2Fg%2F11csr129hr

Da Cosenza, per giungere a Serra San Bruno, ci si immette nell’autostrada A2, direzione sud; si esce allo svincolo autostradale di Vazzano (posto subito dopo l’uscita di S. Onofrio) e si segue la strada provinciale, direzione Vazzano e/o Pizzoni, quindi Vallelonga e poi Serra San Bruno.

II punto di ritrovo: Ore 9,15, Serra San Bruno, inizio di Via S. Brunone di Colonia, in uno slargo posto a destra subito dopo aver superato il ponte che attraversa il fiume che costeggia l’abitato.

https://www.google.it/maps/dir/Clinica+La+Madonnina+-+IGreco+Ospedali+Riuniti+srl,+Piazza+Maurizio+Quintieri,+1,+87100+Cosenza+CS/38.5810222,16.3334803/@38.6311811,16.2385542,6926m/data=!3m1!1e3!4m10!4m9!1m5!1m1!1s0x133f9749058ae7ab:0x922b2d344134e65e!2m2!1d16.2437546!2d39.3061498!1m0!3e0!5i1

Accompagnatori di Escursione:

Giuseppe Frisini e Lorena Fabiano

 

Prenotazioni: Giuseppe Frisini (cell. 347/3657382) entro venerdì 19 maggio, ore 18,00

 

Descrizione del percorso

L’escursione proposta, lunga ma non difficile, porterà il gruppo di camminatori alla scoperta della parte più suggestiva del bellissimo Bosco Archiforo, bosco posto all’interno del Parco Regionale delle Serre, nel cuore della Calabria centrale, a ridosso dei rilievi dell’Aspromonte.

Gli escursionisti si troveranno immersi in un territorio da scoprire, ancora poco conosciuto a tanti, di grande valenza naturalistica e paesaggistica, ricco di fascino per la presenza di una fitta vegetazione, di sorgenti e corsi d’acqua, un territorio scrigno di ecotipi rari e pregiati come l’abete bianco.

L’escursione, con partenza nei pressi del caratteristico borgo di Serra San Bruno, interesserà la parte più bella e selvaggia del Parco Regionale delle Serre, con esplorazione prima del magico “Sentiero Archiforo” e, successivamente, dei suggestivi sentieri del Bosco Archiforo che condurranno in prossimità del Monte Pecoraro, il monte più alto delle Serre, posto ad un’altitudine di poco più di 1.400.

Posteggiate le auto nei pressi del vivaio “Rosarella”, si intraprende subito il suggestivo sentiero percorrendo un tramo pittoresco lungo un canale che accompagnerà il gruppo insieme al torrente, posto sulla destra, con rilassante fruscio dell’acqua che forma spesso piccoli salti. Il sentiero si inerpica all’interno di una splendida foresta mista di abete bianco e faggio, con felci ed altre piante di grande interesse scientifico per la loro rarità.

Il Bosco Archiforo rappresenta un luogo quasi fiabesco, una foresta particolarmente studiata dalla comunità scientifica internazionale poiché qui, l’abete bianco, grazie alle particolari condizioni climatiche, raggiunge l’optimum vegetativo.

Il bosco, oltre ad offrire la vista di un paesaggio e di un ambiente naturale di rara bellezza, permette di conservare la memoria storica di ciò che è stato questo territorio nel passato. Serra San Bruno, un tempo rinomata per le sue maestranze, mantiene nei suoi spettacolari boschi l’eredità storica di scalpellini, artigiani del legno, carbonai e bovari.

Lungo il sentiero è possibile osservare le cave dove gli scalpellini prelevavano il granito, le aree in cui i boscaioli tagliavano con seghe a mano enormi alberi, che poi venivano trasportati dai bovari che tiravano a strascico tronchi e massi in granito fino al paese, e le caratteristiche carbonaie dette “scarazzi” con cui i carbonai producevano il carbone. 

Dopo aver percorso circa un chilometro e mezzo in salita, e dopo aver costeggiato torrenti ed attraversato piccoli ponti, ci si troverà di fronte ad un complesso granitico, molto bello e maestoso, conosciuto come “Pietra del Signore”. Da qui, dopo una breve pausa, si percorre, per un tratto di circa un chilometro, la strada interpoderale in direzione sud; rappresenta questa una scelta obbligata per potersi ricongiungere alla parte più suggestiva del Bosco Archiforo che viene percorso in salita lungo sentieri, e diversi tratti di “fuori sentiero”, ma comunque agevoli, immersi in una fitta foresta di faggi misti ad abeti bianchi, alcuni maestosi che raggiungono circa 40 metri di altezza ed oltre 4 metri di circonferenza. Il percorso continua in salita, a tratti leggermente faticosa, fino a giungere, dopo circa 9 km. dalla partenza, la quota massima di quasi 1.400 metri di altitudine, in corrispondenza dell’ampio e comodo sentiero che collega Monte Pecoraro con la caserma forestale “Lu Bellu”; dopo qualche centinaio di metri percorso lungo il sentiero principale, si raggiunge la località “Tre croci”, in contrada Niviere, luogo dove nel 1916 trovarono la morte tre boscaioli serresi sorpresi da un temporale; pensarono di trovare rifugio presso un grande abete ma vennero investiti da un fulmine che incendiò l'albero fulminandoli; a ricordo della tragedia è stata posta una targa commemorativa sul tronco dell'albero e piantate sullo stesso tre croci. In seguito all'evento la località è stata denominata "Dell'allampatu".

Si prosegue lungo il sentiero, ed in corrispondenza di una collinetta posta a sinistra e coperta dalla fitta vegetazione, si raggiunge la sommità ove è posta una caratteristica torretta in pietra di avvistamento di epoca borbonica.

Dopo una breve pausa, si riprende quindi il sentiero principale fino a giungere, dopo qualche centinaio di metri, in corrispondenza del grande masso granitico denominato “Pietra de lu Moru”, posizionato sulla destra, che è possibile ammirare nella sua straordinaria bellezza. Proseguendo lungo il sentiero principale, e facendo una breve deviazione, si raggiunge, dopo qualche chilometro, l’enorme e suggestivo masso granitico denominato “Pietra di l’Ammienzu”.

Continua il percorso fino a giungere, poco dopo, nei pressi della caserma forestale “Lu Bellu”, per poi proseguire un breve tratto di strada interpoderale, e quindi riprendere il fitto bosco lungo un bellissimo ed agevole “fuori sentiero” in comoda discesa fino a giungere al laghetto nei pressi dell’orto botanico “Rosarella”, punto di inizio dell’escursione.


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Vestizione: a strati. Pantaloni tecnici, maglietta interna in microfibra, maglietta esterna tecnica e sintetica, guscio antivento e possibilmente impermeabile, cappellino, crema solare, bastoncini da trekking, occhiali, mantellina antipioggia.

Scarpe: trekking impermeabili.

Attrezzatura: macchina fotografica, binocolo ecc.

Zaino: escursionistico obbligatorio.

Pranzo: a sacco

Alimentazione: alimenti pronti al consumo rapido, barrette energetiche, frutta disidratata, frutta secca e a guscio, 2 litri di acqua, tavoletta di cioccolata fondente, fette di pane già pronte con affettati, formaggi ecc., pezzetti di formaggio.

Assenza di sorgenti lungo il percorso.

Equipaggiarsi del ricambio di maglietta interna da sostituire se sudata.

Trasferimento sul posto: mediante autovetture private, possibilmente organizzate in gruppi.

 

L’iscrizione e la partecipazione all’escursione equivalgono alla presa visione integrale della presente scheda tecnica. L’iscrizione e la partecipazione rappresentano, quindi, consenso informato per quanto riguarda le caratteristiche e le difficoltà tecniche dell’escursione, la preparazione psico-fisica necessaria, i requisiti tecnici per affrontarla, l’abbigliamento obbligatorio indicato, nonché la consapevolezza dei rischi sempre connessi all’attività escursionistica in montagna.

 

N.B. L’escursione potrà essere oggetto di annullamento o variazioni, sia per la durata che per la distanza da percorrere, per cause non imputabili ai direttori di escursione ma dovute ad eventuali avverse condizioni meteo.

 

Per associarsi è necessario provvedere alla compilazione del modulo (domanda_socio_AdM[1] (admcalabria.it)) che deve essere controfirmato da due già soci, aventi il ruolo di referenti e di presentanti del nuovo socio, e può essere inviato telematicamente alla mail dell’associazione o consegnato a mano agli Organizzatori dell’escursione.
La quota associativa prevede la corresponsione di € 30, ha validità annuale e permette di partecipare attivamente alla vita associativa e dunque alle escursioni di tutto l’anno. Ricordiamo, inoltre, che le escursioni non hanno costo, e che l’Associazione è senza fini di lucro.

E’ possibile provvedere al saldo di tale quota, brevi manu o anche tramite bonifico bancario ai seguenti riferimenti:

Conto Bancoposta IBAN IT32 Y076 0116 2000 0001 7599 879

Num. C/C: 17599879

Titolare: ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MONTAGNA


PS. Per chi non è socio, per partecipare è obbligatorio attivare la copertura assicurativa (costo 10 Euro, validità annuale, da erogare all'atto dell'escursione) fornendo preventivamente "nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita" ai referenti dell'escursione.
 
Di seguito link utili all’escursionista:

Programma anno 2023:

http://www.admcalabria.it/images/2023/calendarioADM2023.pdf

Vademecum  https://www.admcalabria.it/images/vademecum.pdf

 

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