2. Diventare scalatori (alpinisti)

2. Diventare scalatori (alpinisti)

L’idea, che per andare sulle montagne ci sia una unica possibilità di ascesa, l’arrampicata, fa parte degli errori inestirpabili. L’ambito delle camminate è senza dubbio delimitato: si seguono in prevalenza i sentieri segnati con numeri e le vie munite di tabelle indicative (dove ci sono).

Esiste tuttavia un’infinità di itinerari con larghi sentieri, tranquillamente percorribili, con facili arrampicate. Una definizione precisa manca veramente in questo caso, l’unico concetto che si addice è forse "alpinismo". Lungo i piccoli sentieri abbandonati, o là dove il sentiero non esiste affatto, si dipende unicamente dalle proprie capacità e dal buon senso di orientamento personale. Ci vuole passo sicuro e si deve osservare attentamente le situazioni atmosferiche per non dover perdersi nella nebbia improvvisa…

I pochi suggerimenti che vi saranno proposti in seguito stanno ad indicare qual è il modo di andare in montagna il più naturale possibile. Quando poi in seguito si vorrà intraprendere grandi escursioni più impegnative, si dovrà creare assolutamente una base solida, necessaria per una buona riuscita soddisfacente. Chi trascura le fasi intermedie non diventerà mai un "esperto" del mestiere.

Sfidare il pericolo può essere fatale.

Le persone sagge si preoccupano per tempo ed intensamente dei problemi e compiti che si presentano, anche se ancora principianti, essi li affrontano a volte addirittura con una certa destrezza; altri invece devono malgrado loro, collezionare esperienze personali dolorose, c’è poi anche chi attraverso il danno subito non impara niente. Abbiamo voluto evitare il massimo possibile la frase "si deve" e lasciare più spazio alle spiegazioni delle cause e degli effetti.

Il nostro scopo è quello di attirare l’attenzione degli amici già esperti del mestiere e rivolgersi anche a qualche principiante che in seguito vorrà avvicinarsi a questa disciplina naturale.

Diventare escursionista

1. Diventare escursionista

La natura, ancora relativamente intatta, l’impressionante grandezza del paesaggio. L’aria pura, ma anche l’impegno fisico, il superamento delle difficoltà e la tensione che ne consegue, fanno si che le escursioni e camminate in montagna si possono elencare fra le più sane ed edificanti attività del tempo libero, e che inoltre creano grande soddisfazione. Sono gli enormi contrasti a rendere l’universo montano particolarmente affascinante, l’insieme di vegetazione e brulle regioni, dai lievi pendii alle insolite rupi erte, dalle cime dei massicci montuosi alle piccole bellezze dei fiori e della fauna, dalla grande tensione cammin facendo, alla sosta contemplativa…

Le esperienze raccolte lungo la via, saranno pienamente belle soltanto se accompagnate dal giusto atteggiamento di fronte alla solenne grandiosità delle montagne. Molti purtroppo tendono verso l’estremo, da un lato vedono le montagne come una rocca di pericoli mortali, di fronte ai quali il singolo individuo sembra fatidicamente perduto, d’altra parte invece intraprende lunghe traversate lungo le vie più esposte, malgrado le previsioni del tempo siano negative, poi sorpresi dal temporale si chiedono: <<Cosa vuoi che succeda su questa via?>>. Questa è purtroppo la tipica mentalità dell’inesperto! Chi si avvicina allo sport (escursionismo), perché di vero e proprio sport trattasi, frequenta come minimo un corso (non sono validi quelli per corrispondenza) per conseguire una patente di categoria "M". In montagna purtroppo molto vanno senza la minima esperienza. Questa imprudenza può trasformarsi in un pericolo ingannevole. Quasi tutti gli infortuni di montagna sono la spiacevole conseguenza di errori personali che derivano dall’ignoranza e dalla mancanza di ragionevolezza e anche dalla presunzione. Nessuno dovrebbe considerare tutto questo una "malattia infantile", anche gli escursionisti più esperti commettono, se cosi si può dire, errori spaventosi ad alto livello. Una marginale conoscenza schematica non può essere veramente soccorrevole bensì saper identificare i problemi ed esserne in grado di riconoscere la connessione per poi agire, puntando esattamente sulla rispettiva situazione che si presenta. Questo, a mio modesto avviso, deve essere la filosofia dell’A.d.M., tutto ciò che ne consegue non sarà mai di rimprovero a nessuno, bensì di preventiva ed educativa formazione per star bene con noi stessi e di conseguenza con le meraviglie che ci circondano.

Lo Zaino

Presentazione

Con questa rubrica da me denominata "Lo Zaino" , ho la presunzione di elargire qualche consiglio utile nonché alcuni suggerimenti tecnici per coloro che vanno già in Montagna e per tutti quelli che smossi (mi auguro) dalla curiosità intendano farlo domani.

Il nome "Lo Zaino" è casualmente voluto in quanto mi è sembrato molto attinente con gli argomenti che tratterò. La mia speranza è che alla fine di questo "viaggio", Voi possiate essere i veri contenitori, ed il vostro bagaglio di sapienza un po’ più pesante. Quindi, più che una premessa questa è per me una promessa. Credo che vi annoierò a lungo dicendo cose ovvie per alcuni, ma vi giuro, in natura niente è ovvio, nulla è scontato. Con questo non intendo minimamente pormi al di sopra di ognuno, do solo il via ad un cammino che sarà di crescita reciproca nel vero senso della parola. Chi ha avuto modo di leggere la cronaca della mia prima scalata (del 13.08.1981), troverà in questo lavoro molti sottintesi e, un’infinità di continui richiami a quella esperienza per me illuminante. Solo oggi posso affermarlo con assoluta certezza, fra me e la Montagna fu proprio un colpo di fulmine ed un Raggio di Sole. Buona scarpinata a tutti.

Rubrica "Lo Zaino"

  1. Diventare escursionista
  2. Diventare scalatore
  3. Equipaggiamento
  4. Cibi e bevande
  5. Premesse fisiche
  6. Piacere e buonsenso
  7. Programmare le escursioni
  8. Svolgimento delle escursioni
  9. Infortunio e salvataggio
  10. Gli amici o compagni
  11. In montagna con i bambini
  12. Terreno e tecnica
  13. Passo sicuro
  14. Breve lezione di cammino e giusto movimento
  15. Per sentieri e fuori sentiero
  16. Erba – Pietrame – Roccia...
  17. Pericoli in montagna
  18. Orientamento (cartografia)
  19. Tempo (atmosferico)
  20. Cenni geologici
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