Escursione ADM Silvana Mansio – Ariamacina 27/01/2013

Una giornata memorabile!

(Escursione ADM Silvana Mansio – Ariamacina 27/01/2013)

di Orlando Corigliano

 

La linea orizzontale

ci spinge verso la materia,

quella verticale verso lo spirito.

Con le palpebre chiuse

s'intravede un chiarore

che con il tempo e ci vuole pazienza,

si apre allo sguardo interiore:

inneres auge, das innere auge…

E’ così che il maestro Franco Battiato esorta l’anima dell’ “essere” umani a ricercare la pace interiore dei sensi. L’estenuante ricerca della “vibrante” intesa di tutti i sensi in festa.

E’ necessario riscoprire quell’occhio interiore esistente, probabilmente sopito, o seppellito dalla violenta quotidianità della vita irreale, diventata reale.

E’ l’occhio interiore, lo spirito, che è  in grado di percepire, a palpebre chiuse, la bellezza, la purezza, l’eleganza e la sinuosità di ciò che madre natura generosamente ci ha donato.

La linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale, che indica la ricerca delle sensazioni che portano al benessere, verso lo spirito. 
E forse è proprio vero.

L’individuo umano, rapito dalla violenza frenetica delle attività abitudinarie antropogeniche, è indotto a perdere di vista il vero obiettivo del benessere sensuale.

“Ma quando ritorno in me,

sulla mia via, a leggere e studiare,

mi basta una sonata di corelli,

perché mi meravigli del creato!”

Ed è così che, parafrasando ancora il maestro, può esserci redenzione sensuale per qualsiasi individuo. Basta poco, basta ritornare in sé e ricordare di essere figli di madre Natura. Apprezzarla, esaltarla e viverla, e come ogni buon figlio, amare la propria mamma e venerarla!

“Laggiù tutto è ordine e bellezza,

Calma e voluttà.

Il mondo s'addormenta in una calda luce

di giacinto e d'oro”

- Alla ricerca della bellezza! -

Dopo un piccola introduzione spirituale-filosofica si passa in rassegna il diario di una giornata memorabile, all’insegna dello sport e della convivialità.

Dopo una prima adunata avvenuta nei pressi del McDrive- McDonals di Zumpano, verso le 16.40, il gruppo si avvia in Sila per poi incontrare, in seconda adunata, il resto degli amici nel suggestivo paesaggio a cui fanno da cornice le fantastiche montagne e lande dei dintorni di Silvana Mansio, rese sinuose, e vestite a “sera” con un bellissimo abito di neve. E là, che quella casetta, a cui faceva, tanto tempo fa, capo una vecchia stazione montana dei treni, sembra essere la padrona incontrastata del regno innevato. Maestosa e arrogante, mostra la sua bellezza e i suoi artigli di stalattiti di ghiaccio. Resta lì come la guardiana del paradiso. Un paradiso di neve, ghiaccio, montagne, alberi e laghi.

Dopo l’apprezzamento, immancabile, del luogo – non luogo, e dopo saluti tra vecchi e nuovi amici, il gruppo si avvia verso il sentiero.

Un sentiero protetto dai suoi alberi e dall’oscurità della notte.

Il gruppo è fantastico, bella gente, di ogni età. C’è la piccola Maria Carmela che stupisce per la sua voglia di sport e di esplorazione, mantenendo sempre una compostezza che appartiene più ai grandi che ai bambini. 
Proseguendo per il bellissimo sentiero, spesso si aprono visuali e panorami mozzafiato, da sogno. Gli amici, ovviamente, colgono l’occasione per immortalare il momento, il paesaggio e il gruppo. E, ovviamente, si percepisce quella sana e simpatica competizione che nasce persino dallo scattare la foto più bella. 
Il campo di battaglia, ovviamente, è la realtà virtuale (forse più reale di tante realtà), Facebook: vince la foto che ottiene più “mi piace” o più commenti. Ma alla fine vinceranno tutte le foto, perché il protagonista è veramente affascinante e attraente.

Proseguendo si arriva alla collinetta che apre a scenari mozzafiato, resi ancora più invidiabili dei precedenti dal plenilunio. La collinetta che volge verso il lago Ariamacina, coperto da una fittissima nebbia, forse reso ancora più affascinante dalla voglia di scoperta di cosa ci può essere sotto quella nebbia e di come apparirà. Quell’alone di misteriosa nebbia non fa altro che aumentare la voglia e la curiosità, inducendo il gruppo a spingersi più in là.

Giunti a metà, non manca occasione di sostare, fare quattro salutari chiacchiere, sorseggiare un tè ristoratore che provvede a scaldarci dai – 12 °C. E c’è anche chi si scalda con dell’ottimo vino…

E’ giunto il momento di fare dietro front e a rigoderci, ancora una volta, a visuale invertita, lo spettacolo della natura.

Il gruppo, soddisfatto e sensualmente appagato, si dirige verso il punto di fine escursione, per poi effettuare un rapido “flash back” dei bellissimi momenti appena vissuti, come si avesse il sentore di riviverli ancora.

E c’è chi ancora non ne ha abbastanza. Gli amici Nunzio, Donatella, la piccola Maria Carmela, Maria Pia, Patrizia, il mio carissimo amico Gabriele, e lo scrivente, si trattengono dalla padrona del regno innevato che alle sue spalle nasconde una suggestiva trattoria – ristorante realizzata in alcuni vagoni ferroviari dismessi.

La serata è fantastica. Non si avverte nemmeno il freddo degli ormai – 14 °C.

Il cibo è ottimo, casereccio e genuino. Gli amici di più!

Una giornata memorabile!