La mia prima ciaspolata...

"Laurè buon giorno, c'è un po' di nebbia.. " - " Si, lo so, ci sono dentro! 5 minuti e arrivo!"

Inizia così la nostra avventura, con la telefonata di Andrea che un po' preoccupato mi ricorda che sono in ritardo (di appena 5 minuti però!!)

E' vero, sono le sette del mattino e a Torano c'è un po' di nebbia, ma Nunzio ci tranquillizza, è normale a quest'ora, e quindi si parte!

E' la mia prima escursione sulla neve (da quando ero bambina, mi ricorda papà) sono un po' preoccupata sia perchè non ho proprio l'abbigliamento adatto, e sia per la salita, chissà quanto sarà faticosa, considerando che 2000 metri non sono proprio pochi, soprattutto quando non si è allenati...

Lasciata la macchina, ci incamminiamo verso il rifugio e verso i piani: ciò che mi colpisce di più, iniziando a camminare sulla neve è il rumore poco familiare dei nostri passi sul ghiaccio.. è profondo, cupo.. particolare..

Il cielo è uno spettacolo già di suo, non c'è una nuvola, e l'azzurro intenso crea un contrasto molto forte col candore della neve sui piani, mentre il sole vi si riflette sopra, creando un'atmosfera che ha del surreale, fin dai primissimi passi.. "guarda come sbrilluccica!", esclamo, pensando ad alta voce...

La salita è ripida, ma quasi non me ne accorgo, distratta come sono dall'incantevole silenzio di questi luoghi: siamo in cinque oggi, e ne approfitto per camminare in solitudine per un po' e perdermi nei miei pensieri. La montagna , con i suoi colori e la sua pace, mi ha sempre regalato momenti di profonde riflessioni e ottimi consigli, e anche stavolta non è da meno..

Serra del prete è una delle cime più alte del parco del Pollino, ed ha la caratteristica di essere brulla, con pochissima vegetazione,e la neve, che man mano che saliamo, la ricopre totalmente, ci da l'impressione di avere davanti a noi un enorme pandoro.. delizia degli occhi, più che del palato :) Più o meno a metà percorso ci rendiamo conto che è meglio indossare le ciaspole: si scivola, e con quella pendenza diventa pericoloso proseguire senza questo prezioso ausilio!Le ciaspole (troppo simpatiche, sembriamo palmipedi!!) rendono il passo più sicuro e soprattutto ci permettono di non sprofondare nella neve: il passo adesso è lento ma costante, la fatica si fa sentire soprattutto perchè il sentiero è molto ripido, ma ad ogni singolo passo in avanti verso la cima, corrisponde uno spettacolo sempre più bello, sempre più magico.

Con mia grande sopresa poi, quasi in cima incontriamo altra gente...

"Ah voi siete i famosi Amici della Montagna?" ... wow siamo famosi!!! col sorriso a trentadue denti e, personalmente, inorgoglita da quest'affermazione, proseguiamo la salita, siamo vicini alla vetta finalmente!

In cima il panorama mi lascia senza parole (a me..pensa tu!). Lo spettacolo più bello che abbia mai visto in tutta la vita.. Continuo a ripetere "stupendo, bellissimo, meraviglioso" e a fare mille fotografie. Dovunque mi giri, tutto è spettacolare.. Da un lato il cielo è limpidissimo, e in basso si distinguono le gole del barile, i piani del pollino, la grande porta, il dolce dorme... dall'altro lato in basso le nuvole coprono il paesaggio, lasciandoci come sospesi nel vuoto.

Sembra un enorme deserto bianco, su cui la mano del vento ha disegnato strane geometrie..O piuttosto, rassomiglia alla superficie lunare, con tutte le sue forme particolari... o ancora.. sembra di essere in una nuvola.. è tutto dipinto di bianco!

Non ho mai visto niente di simile, così perfetto, così armonico.. non riesco ancora a credere che esistano posti così belli..

Sembra ci siamo scordati della faticosa salita: Nunzio, Giovanni e Andrea improvvisano una gara di 'corsa con la ciaspola', Io e Santino invece siamo intenti a fare fotografie... ne avrò fatte duecento.. e ancora adesso, a distanza di una settimana, non riesco a smettere di guardarle e di pensare a quanto siano meravigliosi questi luoghi... Qualcuno (Giovanni), passata la 'ciutia da raggiungimento della cima' tira fuori il miele..e la scirubbetta sulla cima è buonissima... :)

Iniziamo a scendere mentre una fitta nebbia ci viene incontro: cerchiamo di affrettarci, in montagna il tempo cambia velocemente e non vogliamo rischiare di non trovare la strada del ritorno..

Anche con la nebbia, però, lo spettacolo è surreale, le cose assumono tutto un altro aspetto. Adesso il paesaggio sembra un fotogramma di un film horror: di colpo gli alberi perdono il loro colore, tutto diventa grigio... a malapena riusciamo a guardarci gli uni con gli altri... per fortuna siamo quasi arrivati alla macchina, con la nebbia il freddo è molto più intenso e la stanchezza ora si fa sentire per davvero...

In macchina però, ci aspetta una piacevolissima sorpresa... un termos di the caldo che Giovanni ha previdentemente preparato alle 5 del mattino (e che s'è mantenuto bollente nonostante i -4° ).. non finirò mai di ringraziarlo, in quel momento qualcosa di caldo ci voleva proprio!!

La birretta al bar ormai è una sosta obbligata dopo tutte le escursioni, il momento in cui si tirano un po' le somme di tutta la giornata: in un'unica parola.. magica!

Grazie.. ad Andrea, a Giovanni, a Nunzio, a Santino.. che hanno condiviso con me questa bellissima esperienza, e all'AdM, tutta, che di volta in volta mi permette di godere di splendidi panorami e di portare con me sempre nuove ed entusiasmanti emozioni... Senza tutti voi, come ho già detto altre volte,adesso sarei una persona diversa.. Grazie per tutti questi ricordi che mi regalate :)


Laura


piccolo post scriptum... adesso quando qualcuno mi chiede chi è il mio pusher, perchè in effetti, nonostante i 700 metri di dislivello, i -4°, le 8 ore di cammino in salita, e le innumerevoli ore di sonno perse in questi giorni, continuo ad avere una carica di energia che non so nemmeno io da dove viene, posso sicuramente rispondere che è l'AdM stessa la mia droga più efficace... :D :D

Joomla templates by a4joomla